Monastero di Astino e Bosco Allegrezza

Monastero di Astino e Bosco Allegrezza

Finalmente Astino! Dopo lunghissimi anni tra mille incertezze e tanti dubbi sulla finale destinazione, anni nei quali lo spettro dell’inesorabile abbandono era sempre dietro l’angolo, gli interminabili ma necessari, e certamente spettacolari, lavori di ristrutturazione consegnano oggi, al pubblico di ogni dove, l’apertura dei battenti allo storico monastero vallombrosano.

Tutto ora è nelle mani dell’organizzazione e soprattutto del turista. Sono loro, siamo noi, incaricati di ricercare tra le possenti mura di questo monumentale gioiello giunto sino ai giorni nostri l’autentico e vero valore storico ed architettonico, oltre che religioso e spirituale.

Adagiato in una delle ultime aree verdi di Bergamo, tra il Colle della Benaglia ed il Bosco dell’Allegrezza, la visita al Monastero di Astino potrà essere, quindi, anche l’occasione per fare qualche passo in più, per allungarci serenamente nei dintorni, percorrendo sentieri oppure calcando geometrici acciottolati, nello splendore di quest’angolo occidentale del Parco dei Colli. Nella speranza che tutto ciò non termini con il terminare dell’Expo!

Descrizione del percorso

Il turistico itinerario bergamasco ha come punto di partenza la via Astino dove, oltrepassato di poco l’incrocio con via Ripa Pasqualina, possiamo, anzi, dobbiamo lasciare l’autovettura nell’ampio parcheggio destinato ai turisti in visita a quest’angolo del Parco dei Colli. Oltre sarebbe comunque vietato il transito veicolare non autorizzato.

Proseguiamo a piedi lungo la via Astino con direzione del ben visibile Monastero vallombrosano che si alza imponente circondato delle sue possenti cinte murarie. Mentre, tutt’attorno, gli fa da sfondo lo splendore dei Colli di Bergamo e gli adiacenti campi di luppolo ed erbe officinali.

Val d'Astino, tra  monastero e bosco dell'Allegrezza
Itinerario ad anello in Val d’Astino, tra il monastero ed il bosco dell’Allegrezza

Pochi minuti di cammino e, prima che la via Astino diventi acciottolata ed inasprisca la sua pendenza, troviamo a destra l’ingresso principale al Monastero e, più a sinistra, la lunga scalinata che conduce alla Chiesa del Santo Sepolcro. Non resta altro che dedicarci all’entusiasmante visita.

Nuovamente tornati sulla via Astino, poco oltre il Monastero imbocchiamo a sinistra la via Allegrezza che, inizialmente in moderata salita, prosegue poi panoramica e pianeggiante sino all’ingresso del Bosco dell’Allegrezza.

Val d'Astino, tra  monastero e bosco dell'Allegrezza
Itinerario ad anello in Val d’Astino, tra il monastero ed il bosco dell’Allegrezza

Seguiamo il sentiero pianeggiante che si snoda all’interno della fitta querceta e, lasciata a destra la deviazione che sale verso la Madonna del Bosco (…ex segnavia 921 CAI), proseguiamo verso sinistra sino a raggiungere i ruderi del Castello dell’Allegrezza, un tempo proprietà fortificata della potentissima famiglia Suardi. Ora, purtroppo, in completo stato di abbandono e decadimento.

Davanti al Castello dell’Allegrezza, quasi in corrispondenza di alcune indicazioni sentieristiche, imbocchiamo la traccia che scende verso i campi sottostanti e, raggiunta la visibile sterrata, seguiamola verso sinistra sino a far ritorno al Monastero di Astino e quindi al punto di partenza.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Non presente.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 17 Giugno 2015
Località di partenza Bergamo, via Astino
Sentieri utilizzati Non classificato
Tempi di percorrenza 1 ora circa (…oltre al tempo della visita al Monastero)
Altitudine massima 249 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà T (Turistico)
Acqua sul percorso No
Note Per la visita al monastero visitare il sito Astino Expo

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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