Monte Torrezzo

Monte Torrezzo

Una splendida escursione su una cima, quella del Monte Torrezzo, che, a cavallo tra il Lago di Endine ed il Lago d’Iseo, offre numerosi scorci panoramici e significativi spunti storici legati alla Resistenza nel triste periodo del nazifascismo.

Come premesso quest’escursione, oltre ad offrire spettacolari panorami su vaste aree prative e sulle Valli di Fonteno e del Torrezzo ma anche scorci sul lago di Endine e quello Sebino, acquista notevoli connotati storici poiché ambientata in quei luoghi che, al tempo del nazifascismo, furono teatro di una delle più importanti offensive partigiane: la “Battaglia del Torrezzo”, oggi detta “Battaglia di Fonteno”.

La Storia

C’è un piccolo foro in uno dei muri della piazza che ricorda ancora quegli eventi, un forellino provocato da una pallottola che ha cristallizzato nel tempo lo scontro che vide protagonista il paese di Fonteno.
Era infatti il 31 agosto 1944 quando, nell’ambito del secondo conflitto mondiale, le truppe nazifasciste decisero di attaccare il piccolo paese di Fonteno, posto in cima ai monti che dividono il lago d’Iseo dalla valle Cavallina, prendendo in ostaggio numerosi civili inermi che radunarono nel paese.

Intenzionati ad attaccare i partigiani della 53^ Brigata Garibaldi, asserragliati al Colletto, e liberare due prigionieri tedeschi, le Brigate Nere fasciste e le SS tedesche presero a salire verso i Colli di San Fermo, mentre dalla parte di Monasterolo del Castello i fascisti della Macerata, provenienti da Clusone, iniziarono a salire verso il Colletto. L’ufficiale tedesco al comando delle SS, Maggiore Langer, ormai sicuro del successo, intimò la resa della 53^ Brigata Garibaldi, pena la morte dei civili in ostaggio a Fonteno.

I nostri partigiani, al comando di Giovanni Brasi, detto “Montagna”, decisero di compiere un accerchiamento che riuscì in pieno. Con un’abile mossa, infatti, passando su percorsi più impervi, scesero a Fonteno ed immobilizzarono i tedeschi rimasti in paese, liberando tutti gli ostaggi. Risaliti poi alle spalle delle SS, che si stavano dirigendo verso Colletto, riuscirono a circondarle e a catturare il maggiore Langer, dal quale ebbero la promessa di non attaccare più il paese di Fonteno.
Nel frattempo, sul Colletto si scatenò una cruenta battaglia con le truppe fasciste che salivano dal Torrezzo. La squadra partigiana resistette a lungo all’attacco dei 300 uomini della Macerata. L’attacco durò fino al calare della notte quando i partigiani asserragliati al Colletto riuscirono a svincolarsi dalla morsa nazifascista e a vincere la battaglia.
Oggi il monumento al Colletto e quel forellino di proiettile nel muro della piazza sono li a ricordare il coraggio di questi partigiani, ragazzi che combatterono in montagna l’invasore nazifascista.
 

Descrizione del percorso

Dopo questa doverosa parentesi storica ha inizio la nostra escursione che vede come punto di partenza l’abitato di Fonteno, precisamente in via Torquato Tasso, ove, parcheggiata l’autovettura in corrispondenza di un’ampia curva, iniziamo incamminandoci lungo la strada asfaltata che, superate alcune abitazione, si immerge in verdi prati in fiore per poi inoltrarsi nel fitto bosco. Alcune rocce riportano l’indicazione del segnavia 568 ovvero quello che seguiremo per quasi tutta l’escursione.

Dopo un tratto di mulattiera in salita, superata a sinistra un’abitazione rurale bianca, raggiungiamo l’indicazione per il segnavia 6strada comunale del Boèr”. Seguiamo tale indicazione e percorriamo il sentiero che, attraversando il bosco ed alcuni ruderi di abitazione, raggiunge poi un’ampia ed aperta zona prativa che, superato un breve tratto boschivo, adduce poi ad un’area di pic-nic con tanto di santella in devozione a Maria. Poco oltre seguiamo le indicazioni del “Monte Tores” che, salendo con non poca fatica, ci portano a raggiungere la vetta del Monte Boario, sulla quale svetta una caratteristica croce in legno. (un’ora e mezza circa dalla partenza)

Dopo una breve sosta, proseguiamo alle spalle della croce del monte Boario e, lungo in percorso quasi sempre in cresta, passando numerosi roccoli, raggiungiamo nuovamente le indicazioni del segnavia 568 che, successivamente, sbucherà sulla mulattiera proveniente da Fonteno. Percorriamo quindi la mulattiera bitumata che, passando al fianco alcune abitazioni, raggiunge infine una sbarra metallica che vieta il transito veicolare. Oltrepassandola è possibile proseguire lungo la mulattiera sino a raggiungere velocemente il Colletto, a quota 1284 mt., ove sorge il Monumento ai Partigiani ma anche l’inizio della Valle di Torrezzo, e, poco oltre, salendo i facili pendii erbosi in direzione nord, la prativa vetta del Monte Torrezzo, a quota 1378. In alternativa, volendo evitare il più possibile asfalto e cemento, dalla sbarra metallica (anziché oltrepassarla) è possibile salire a destra, e poi subito a sinistra, lungo il breve tratto di mulattiera per poi risalire i pendii erbosi sino a fiancheggiare un muro in sassi delimitante un roccolo ed attraversare parte di una favolosa faggeta sino e raggiungere la vetta del Torrezzo.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 29 Aprile 2010
Località di partenza Fonteno
Sentieri utilizzati 568 CAI
Tempi di percorrenza 3 ore circa
Altitudine massima 1378 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà E (Escursionistico)
Acqua sul percorso No
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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