Sentiero della Cresta di Giumenta

Sentiero della Cresta di Giumenta

Se la si guarda dal basso appare come una sottile, quasi insignificante, cresta che, dalle pendici del Resegone, ai piedi del Pian di Serrada, collega il Passo del Foo al Monte Magnodeno. In realtà, in qualsiasi senso la si voglia percorrere, la Cresta di Giumenta è un sentiero attrezzato che, in tutta sicurezza, affronta una sequenza di torrioni torrette, che rappresentano la parte rocciosa della cresta stessa, ma anche passaggi estremamente aerei ed altamente panoramici che, in continua esposizione, offrono una cavalcata in cresta decisamente divertente ed emozionante.

Descrizione del percorso

Il punto di partenza è vetta del Monte Magnodeno seppure nulla vieta di percorrere la cresta dal verso contrario ovvero partendo dal passo del Foo. Con l’aiuto di alcune catene scendiamo di pochi metri alle spalle della zona di atterraggio dell’elicottero (H) sino a raggiungere il primo bivio per la Capanna Alpinisti Monzesi.

Seguiamo brevemente quella direzione e, attraversato un bellissimo bosco di betulle, raggiungiamo una fontanella con tanto di panchina in legno. In corrispondenza di questo punto ci troviamo difronte ad un bivio: a sinistra il sentiero attrezzato della Cresta di Giumenta mentre a destra quella basso che a mezza costa porta direttamente alla Capanna Monza.

Scegliendo di proseguire verso la Cresta di Giumenta ci troveremo a percorrere un breve tratto a mezza costa sino al cartello indicante l’obbligo di utilizzo del set da ferrata. Una prima facile discesa con alcune catene, poi si risale e si prosegue con un’altra bella discesa assicurata da una catena che porta all’inizio vero e proprio dell’affilata e sempre aerea cresta che, pur non richiedendo particolare impegno fisico, necessita sicuramente di piede sicuro e assenza di vertigini. Proseguendo lungo alcuni sali e scendi raggiungiamo la prima serie di torri e torrioni che risaliti ci portano a guadagnare la massima elevazione del sentiero: la cima del Foo, a quota 1348 metri. Aggrappati alla croce, ovunque si rivolga lo sguardo, il panorama è sempre infinitamente spettacolare.

Si scende nuovamente sino ad una selletta erbosa. Manca l’ultimo torrione da superare, forse quello tecnicamente più impegnativo, che, comunque, possiamo bypassare utilizzando il facile sentiero a lato. Dalla selletta, costantemente assicurati alla catena, risaliamo quindi l’ultimo torrione roccioso che, lungo una decina di metri, da canalino si stringe in alcuni punti quasi a formare un caminetto.

Raggiunta la cima scendiamo il dorso erboso sino a raggiungere il monumento ai Caduti della Montagna e quindi il Passo del Foo. Poco più sotto, ai piedi della bastionata del Pian Serrada, troviamo la Capanna Ghislandi. Seguendo le indicazioni scendiamo lungo il sentiero ed in circa dieci minuti raggiungiamo la Capanna Alpinisti Monzesi.

Il ritorno al Monte Magnodeno avviene seguendo per un breve tratto il sentiero ErveCalolziocorte. Scendiamo quindi su comodo sentiero sino a raggiungere un bivio con un cartello indicante la direzione da seguire. Pertanto, prendiamo verso destra lungo il sentiero a mezza costa sino a raggiungere, in un’oretta abbondante, la cima del Monte Magnodeno dalla quale seguiamo le indicazioni per Erve.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
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Scheda sintetica
Data dell’escursione 17 Maggio 2010
Località di partenza Erve
Sentieri utilizzati Non indicato
Tempi di percorrenza 1 ore e mezza circa (tempo indicativo di salita)
Altitudine massima 1348 metri
Attrezzatura Da escursionismo + set ferrata e caschetto
Difficoltà EEA (Escursionisti esperti con attrezzatura)
Acqua sul percorso Si (sorgente all’attacco della ferrata)
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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