Monte Magnodeno
Non è una vetta famosa e, tutt’oggi, viene considerato “solo” un satellite di Sua Maestà il Resegone; eppure, se lo si guarda attentamente, questo monte, il Magnodeno, legato al Resegone dall’affilata Cresta della Giumenta, offre all’escursionista una piacevole camminata in un ambiente di rara bellezza contornata da ampi panorami sulle principali vette del triangolo lariano, i laghi di Lecco e della Brianza ma anche splendidi boschi ed ampie zone prative, ricche di coloratissimi fiori.
Descrizione del percorso
Si parte da Erve, precisamente in località Saina (si risale in auto la strada alle spalle del Municipio) dove, parcheggiata l’autovettura, risaliamo un breve tratto su asfalto per poi imboccare a sinistra il sentiero nel bosco come indicato da un piccolo cartello appoggiato sul terreno. In effetti le indicazioni sentieristiche, a volte indicate solo con due bolli di colore giallo, non sono sempre chiarissime e, almeno nel primo tratto, occorre aprire bene gli occhi per evitare sbagliare sentiero.
Si segue il sentiero che, mantenendosi nel fitto bosco, risale con non poca fatica alcuni tratti più ripidi, alternati a tratti più pianeggianti, sino a raggiungere una zona più aperta con tanto di roccolo ed antico cippo di confine tra lo Stato Veneto e Ducato di Milano (circa 40 minuti dall’autovettura).
La vista spazia già sulla frastagliata cresta di Sua Maestà il Resegone e l’affilata cresta di Giumenta.
Proseguiamo quindi lungo il sentiero che, attraverso la comoda e larga cresta, ci conduce sino all’ultimo tratto più faticoso che, attraverso una zona in parte rocciosa, adduce direttamente alla vetta del Magnodeno, a quota 1241 metri, con tanto di bivacco. Dal balconcino ove è situata l’immancabile croce di vetta è possibile ammirare un panorama privilegiato su tutta la città di Lecco, con il suo lago ed i monti che la circondano, i laghi della Brianza, il gruppo delle Grigne ed il Legnone, sino al massiccio del Monte Rosa.
Gallery fotografica
Per chi non ne avesse abbastanza, è possibile continuare lungo l’affilata Cresta di Giumenta, un sentiero attrezzato quasi sempre aereo ed esposto, e percorrere un giro ad anello che tocca il Passo del Foo, la Capanna Ghislandi e la Capanna Alpinisti Monzesi detta Capanna Monza.