Cima Mattaciul
Il notevole dislivello e l’importante sviluppo, raccontano di un percorso molto variegato che dalla frazione Tu in Vezza d’Oglio si alza attraversando bellissimi boschi di larice sino a sbucare tra i pascoli d’alta quota.
Ma non è tutto! Proseguendo nella sua salita, il percorso attraversa trincee ed appostamenti della Grande Guerra, sino al Museo di cima Rovaia, prima tappa della lunga ascesa. La nostra meta, la cima Mattaciul, è proprio difronte a noi e svetta imponente e severa nell’ambiente che ora è diventato aspro e roccioso. Tra massi di granito in totale disordine che sembrano messi apposta per rallentare la salita, il percorso prosegue solcando la ripida dorsale, sino a raggiungere la piccola croce di vetta dalla quale, infine, potremo godere dell’invidiabile panorama.
Descrizione del percorso
Lasciamo l’autovettura in uno degli spazi appena sopra la frazione Tu di Vezza d’Oglio ed imbocchiamo la sterrata che, molto comodamente, si addentra verso la Val Grande; le indicazioni da seguire sono quelle per Cima Rovaia.
All’altezza del primo bivio, proseguiamo a destra risalendo la ripida acciottolata che in circa venti minuti raggiunge un ampio spiazzo erboso. Poco oltre, all’altezza di altre indicazioni sentieristiche, imbocchiamo a destra il classico sentiero montano che, nella frescura del bosco di larici, prende quota velocemente risalendo il versante montano attraverso i numerosi zig zag.
Dopo la lunga risalita, il sentiero ammorbidisce la sua pendenza ed il bosco si fa via via più rado sino a sbucare su un ampio pianoro pascolivo che ci consente di ammirare il profilo aguzzo della Cima di Tirlo.
Lasciato alle spalle il pianoro erboso, proseguiamo in salita sino a raggiungere le prime fortificazioni ed il museo a cielo aperto della Grande Guerra.
Risaliamo alle spalle del museo percorrendo la dorsale erbosa dell’ampio panettone di Cima Rovaia. Poco oltre, appena sopra i resti di una ex-caserma, troviamo una piccola croce in legno che contrassegna la vetta di Cima Rovaia. Ci troviamo a quota 2530 metri di altitudine; la nostra meta, Cima Mattaciul, si staglia proprio difronte a noi ed osservandola già possiamo immaginare il sentiero di salita.
Ripartiamo dalla breve sopra e, lasciato a destra il sentiero che prosegue verso la Porta di Muralta, risaliamo l’evidente cresta, prima erbosa e poi costellata di blocchi di granito. Proseguiamo liberamente percorrendo la via più facile e seguendo, dove presenti, alcuni ometti di pietre. In circa un’oretta di cammino più o meno impegnativo, ma nulla di difficile, giungiamo appena sotto la croce di vetta. Un breve ma ripido tratto tra ciuffi d’erba e rocce che affiorano ci invita all’uso delle mani ma, in men che non si dica, la vetta di Cima Mattaciul è conquistata!