Monte Poieto e Valle del Gru

Monte Poieto e Valle del Gru

A volte ritornano… …negli stessi luoghi, sulle stesse cime e ancora nella Valle del Gru. A testimoniare che la medesima montagna non è mai la stessa, sempre diversa per vie di risalita più o meno impegnative, per le diverse condizioni atmosferiche e spesso per le diverse emozioni che suscita nell’escursionista. Mai banale, mai piatta e mai monotona, diversa dal mare che, al contrario, è sempre lo stesso. Ve la ricordate quella bellissima canzone del paroliere Mogol: “stessa spiaggia, stesso mare” !!!

Ritorno in Valle del Gru, questa volta dopo aver prima raggiunto la panoramica vetta del monte Poieto che, d’improvviso, mi proietta indietro nel tempo di almeno trent’anni. Non al tempo di “stessa spiaggia, stesso mare” ma nell’evergreen di quei ballabilissimi anni ’80 quando, sulle note della dolce “I like chopin”, potevo fare un mese di ferie in Selvino quando in famiglia lavorava solo mio padre e magari avevo anche il lusso di viaggiare a bordo di una scassata A112 beige. Bei tempi, a ricordarli oggi, qui sulla cima della tante volte conquistata vetta del Poieto, pare proprio innegabile il fatto che: allora eravamo veramente ricchi !!!

A volte ritornano… …forse solo quei luoghi, le stesse cime ed ancora tornerà la medesima Valle del Gru. Quei bei tempi forse no, non torneranno più. Ma la montagna ha pure questo pregio: predispone all’emozione e stimola sempre bei ricordi.

Descrizione del percorso

Partenza da via Oschiolo di Orezzo, frazione di Gazzaniga, ove in leggera salita imbocchiamo la carrareccia bitumata del segnavia 523 CAI con direzione del Monte Poieto. Poco oltre, la carrareccia si trasforma in largo e bel sentiero, a tratti acciottolato, dove, tralasciate le varie deviazioni per la Valle del Gru (…segnavia 524 CAI), proseguiamo sempre con dolce e costante pendenza nel fresco del bosco.

Dopo poco meno di un’oretta di comoda camminata, l’uscita dal bosco ci regala ampi panorami a sinistra sull’abitato di Ganda. Il sentiero passa dietro alcune abitazioni e ricalca un breve tratto di sterrata per poi piegare a sinistra nuovamente su sentiero montano.

Raggiunta l’ampia zona prativa non resta altro che seguire le indicazioni sentieristiche ed ecco raggiunta la cima del Monte Poieto, a quota 1360 metri.

Alle spalle del Monte Poieto Resort imbocchiamo il segnavia 519 CAI. Si prosegue dapprima su traccia pianeggiante per poi discendere tra roccoli e capanni da caccia sino alla Forca di Aviatico ove sono presenti diverse opzioni sentieristiche.

Monte Poieto e Valle del Gru
Monte Poieto e Valle del Gru

Lasciato a sinistra il sentiero 519 CAI che prosegue in salita verso il Monte Succhello, imbocchiamo in discesa, nel fitto ed umido bosco, il segnavia 516 CAI che, passati i resti di una calchera, discende sino alla parte iniziale della Valle del Gru.

Raggiunto e guadato il mite torrentello, non resta altro che risalire i verdi prati a sinistra che, tra una baita e l’altra, accolgono al centro l’antica chiesa di San Salvatore.

Per chiudere il giro ad anello discendiamo sino al torrentello guadato poco prima e, piegando verso sinistra, risaliamo il ripido sentiero 524 CAI sino a raggiungere i ruderi della baita La Plaza. Si prosegue in leggera salita e poi con un breve tratto di salita sino alla Baita Gromalt ove il sentiero diviene poi più comodo sino al ritorno ad Orezzo.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Download file: 20140619-valle-del-gru.gpx
Scheda sintetica
Data dell’escursione 19 Giugno 2014
Località di partenza Gazzaniga, frazione di Orezzo
Sentieri utilizzati 523 – 519 – 516 – 524 CAI
Tempi di percorrenza 6 ore circa (ad anello)
Altitudine massima 1360 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà E (Escursionistico)
Acqua sul percorso Si
Note Eventuale appoggio al Monte Poieto Resort

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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