Val Cerviera

Val Cerviera

La Val Cerviera è un vero paradiso dell’Eden. Con i suoi gioielli lacustri è un’ottima meta per rilassanti e piacevoli passeggiate d’alta montagna oppure luogo di transito per la conquista di importanti vette orobiche come quella del Pizzo Recastello e del Tre Confini, ma anche, percorrendo il Sentiero Naturalistico Curò, la traversata sino al Rifugio Tagliaferri.

Descrizione del percorso

La partenza avviene dal Rifugio Curò, raggiungibile percorrendo questo semplice itinerario (un ora e mezza da Valbondione, frazione Grumetti). Costeggiando il bacino del Barbellino si percorre il sentiero pianeggiante per circa dieci minuti, sino a raggiungere una spumeggiante cascata. Imbocchiamo a destra il segnavia 321 CAI che, tra sfasciumi e placche rocciose, ci porta a risalire a destra l’alveo del torrente sino ad un primo pianoro. Attraversato un ponticello in legno, si prosegue  risalendo l’ampia vallata e, dopo un primo tratto pressochè pianeggiante, il sentiero inizia a divenire maggiormente impegnativo. Guadato un altro torrente, con tanto di spettacolare cascata che scende da sinistra, raggiungiamo il secondo ed ampio pianoro pascolivo dove è possibile fermarsi per un piacevole pic-nic.

Dopo aver abbandonato il segnavia 321 CAI a sinistra, è possibile continuare verso destra e raggiungere in breve i laghetti posti a quota 2250 metri di altitudine. Proseguendo, invece, verso sinistra lungo il sentiero naturalistico Curò sarà possibile raggiungere alcune delle più alte cime orobiche, come quella del Pizzo Recastello e del Tre Confini, oppure raggiungere il Rifugio Tagliaferri.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 10 Settembre 2010
Località di partenza Valbondione
Sentieri utilizzati 305 – 321 CAI
Tempi di percorrenza 3 ore circa
Altitudine massima 2000 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà E (Escursionistico)
Acqua sul percorso Si
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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