Monte San Primo da Colma di Sormano
Con i suoi 1681 metri di altitudine è la più alta tra le cime del Triangolo Lariano. Ma questo non è il suo unico primato. Infatti, grazie alla sua posizione strategica, il monte San Primo è anche una cima altamente panoramica: a sud si vedono dolci colline brianzole mentre a nord fanno capolino le alte cime delle Alpi. Osservandolo dall’alto, invece, pare abbia un piede a bagno nelle acque del ramo del lago di Como, da un lato, e un piede a bagno nelle acque del ramo del lago di Lecco, dall’altro.
Frequentato dall’uomo sin dall’antichità, il monte San Primo porta i segni di tempi lontani quando venne intensamente sfruttato per il taglio della legna, attività che progressivamente ha portato la sua parte sommitale a rimanere calva, completamente spoglia della copertura vegetale. Sui suoi versanti pratosi sono ancora presenti i resti di antichi alpeggi, alcuni dei quali sono stati ricostruiti e trasformati in aziende agrituristiche, altri sono stati recuperati dalla Comunità Montana. Insomma, al monte San Primo non manca proprio nulla!
Descrizione del percorso
La Colma di Sormano è il punto di partenza dell’escursione ma, prima di incamminarci, soffermiamoci pochi istanti in questo luogo così particolare. La Colma, anticamente “culmen” che indicava il termine della salita, è un piccolo valico alpino posto a quota 1124 metri di altitudine che regala un privilegiato panorama su tutta la vallata. Diventata famosa per le numerose gare ciclistiche che vi transitavano dopo aver affrontato la salita del “muro” di Sormano, la Colma di Sormano è oggi anche un importante osservatorio astronomico.
Proprio alle spalle dell’osservatorio astronomico diparte il sentiero che volge verso il monte San Primo. Inizialmente ripido, attraversa i soprastanti prati e poi si inserisce nella strada forestale che raggiunge la Colma del Bosco, a 1233 metri di quota.
Attraversiamo il piccolo boschetto di abeti e proseguiamo dolcemente avvicinandoci pian piano alla dorsale del monte San Primo.
Raggiunta l’Alpe Spessola, la strada forestale effettua un ampio semicerchio e riprende a salire con maggior vigore; un paio di tornanti alleviano la fatica mentre pian piano si guadagna quota sino a raggiunge la dorsale e l’incrocio di sentieri che provengono da Bellagio, punto panoramico sulle Alpi ed il lago di Como.
Passiamo alti sopra l’Alpe di Terra Biotta e proseguiamo molto comodamente tagliando i versanti del monte San Primo. Il sentiero si alza ora molto dolcemente e ci consente di ammirare la vetta che pian piano si avvicina. Infatti, dopo un mezzo tornante, il largo tratturo si stringe sino ad inserirsi nel ripido sentiero finale che in poche decine di metri ci porta dinnanzi alla croce di vetta.