Pizzo Tre Signori

Pizzo Tre Signori

La montagna del Pizzo dei Tre Signori (2554 m) sorge all’estremità nord occidentale della provincia di Bergamo e si pone tra i solchi orografici della Valtellina (con la tributaria Val Gerola), della Val Brembana (con le tributarie Valtorta e Valle d’Inferno) e della Valsassina (con la tributaria Val Biandino). Il Pizzo costituisce il punto d’incontro delle tre provincie lombarde di Bergamo, Lecco e Sondrio mentre un tempo era il punto di confine tra la Repubblica di Venezia, il Ducato di Milano e il Cantone dei Grigioni nella Confederazione Elvetica, quand’essa occupava la Valtellina. Le principali vie di accesso sono quelle che scendono per le valli sopracitate. Per raggiungerlo ho comunque percorso il segnavia 106 che in circa 4 ore, dall’abitato di Ornica, conduce sino in vetta e che, sino alla Bocchetta d’Inferno, ho ampiamente descritto in questa relazione.

Descrizione del percorso

Quindi, raggiunta la Bocchetta d’Inferno, si prosegue sul sentiero che sale verso il versante nord-orientale del Pizzo e, percorrendo un ampio vallone tra facili roccette e sfasciumi, tenendosi a destra della cresta ed in ultimo percorrendo un tratto della cresta nord con sentiero sempre ben segnalato, si raggiunge la Vetta fino alla croce sommitale del pizzo Tre Signori, a quota 2554 mt., dalla quale, avendo la fortuna di godere di una bella giornata tersa, il panorama è amplissimo su tutte le montagne lombarde e le Alpi con il Monte Rosa, l’Oberlad Bernese, il Bernina, l’Ortles, etc.

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 11 Agosto 2008
Località di partenza Ornica
Sentieri utilizzati 106 CAI
Tempi di percorrenza 4 ore circa
Altitudine massima 2554 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà EE (Escursionisti esperti)
Acqua sul percorso Si
Note La leggenda della Valle d’Inferno

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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