Rifugio Calvi da Carona

Rifugio Calvi da Carona

Lasciata l’autovettura poco sopra il paese di Carona, in Alta Valle Brembana, all’altezza di un tornante con ampio spazio di parcheggio, percorriamo a piedi, essendo vietato il transito ai mezzi non autorizzati, la strada asfaltata che in circa 15 minuti ci conduce sino alla frazione Pagliari, un piccolo borgo ancora strutturalmente ben conservato, a quota 1314 mt. s.l.m.
Dopo aver raggiunto la frazione di Pagliari, si percorre la strada Enel, una via in lieve pendenza, a tratti sterrata, che, passando dalla cascata Sambuzza, ci condurrà sino a un primo bivio per il rifugio Longo e poi, con più lieve pendenza, sino a Lago del Prato (1654 m).

Descrizione del percorso

Dopo qualche foto di rito in questa ampia e spettacolare conca, si continua fino alla B.ta Costa della Mersa e quindi sino al Lago di Fregabolgia dove, salita la scalinata che porta alla sommità della diga, con percorso pressoché pianeggiante, costeggiando il lago, si è in breve al Rifugio Calvi (2006 m).

Non c’è che dire, la conca ove è situato il Rifugio Calvi, circondata dalle Vette del Pizzo del Diavolo e Diavolino, Grabiasca, Madonnino, Cabianca e Poris, offre un panorama di rara bellezza.

La conca del Calvi e’ sede tutti gli anni di un importante gara Sci-Alpinistica Internazionale, “il Trofeo Parravicini” che si disputa tra fine aprile ed inizio Maggio.

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 17 Marzo 2008
Località di partenza Carona, frazione Pagliari
Sentieri utilizzati 210 CAI
Tempi di percorrenza 3 ore circa
Altitudine massima 2020 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà E (Escursionistico)
Acqua sul percorso Presso il Rifugio Calvi, se aperto
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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