Val Palot con le ciaspole
L’arrivo in località Val Palot mi lascia un po’ stranito, quasi con l’amaro in bocca: strade sporche e piene di voragini, alberghi chiusi o in totale stato d’abbandono, “seconde case” dalle persiane serrate e dai cartelli di vendesi che penzolano dai balconi. Una località fantasma dove il soffiare del vento alza mulinelli di polvere dall’asfalto. Tutta colpa del Covid oppure si tratta della solita storia, quella di località turistiche pensate solo in funzione dello sci e del turismo domenicale?
Per fortuna l’atmosfera cambia non appena metto piede in quella che, invece, è la Val Palot intesa come vallata. Un ambiente naturale nel quale l’omonimo torrente serpeggia spumeggiante nella fitta abetaia che anticipa le dolci dune nevose di Colma di San Zeno e Colma di Marucolo, balconi, questi, dove non penzolano cartelli di vendesi ma dai quali è bello affacciarsi per lasciarsi innamorare delle cime dalle bellissime Prealpi bresciane, Golem in testa!
Descrizione del percorso
Partenza dalla Val Palot, località di Pisogne a circa 1200 metri sopra il lago d’Iseo, dalla quale, in corrispondenza delle prime indicazioni sentieristiche, imbocchiamo direzione Colle di San Zeno, segnavia 202 CAI.
Dopo un breve tratto di strada, proseguiamo addentrandoci nella fitta abetaia percorrendo il largo sentiero che dolcemente si alza di quota concedendo scorci sul monte Guglielmo.
Dopo quasi un’ora di camminata, il sentiero esce dal bosco e raggiunge nuovamente la strada asfaltata; proseguiamo brevemente lungo quest’ultima, sino a Colle di San Zeno.
Lasciamo a destra il Rifugio Piardi al Colle di San Zeno e, piegando verso destra, immergiamoci nuovamente nella natura risalendo il primo di una serie di dolci dune innevate.
Il sentiero segue ora la lunga dorsale e, alternando saliscendi più o meno in pendenza, raggiunge la Colma di San Zeno ed infine la Colma Marucolo, giro di boa di questo lungo anello con le ciaspole.
Colma Marucolo è il punto più alto raggiunto e ci consente, prima della discesa, di ammirare le vicine alture di Montecampione con i suoi impianti di sci oggi chiusi per Covid.
Proseguiamo l’anello scendendo lungo la dorsale che volge verso nord ovest. Attenzione in questa parte del percorso perché la discesa è ripida e l’eventuale presenza di tratti ghiacciati rende quasi d’obbligo l’utilizzo di ramponcini.
Scesi sino alla sottostante baita, a quota 1600 metri di altitudine, proseguiamo verso ovest, sino alla località Pozza di Fontanasesa. Da quest’ultima, lasciata a destra la direzione verso Montecampione, proseguiamo in leggera discesa verso ovest.
Fiancheggiata e lasciata alle spalle un’ultima baita, proseguiamo un breve tratto attraverso un pianoro innevato; restando piuttosto vicini al margine sinistro, intercettiamo il varco nel margine boschivo dove inizia il largo sentiero che volge verso valle. Seguiamo quest’ultimo sino a quando si immette nella strada che, dopo un bel po’ di chilometri, scende alla località Val Palot e, quindi, al punto nel quale abbiamo lasciato l’autovettura.