Rifugio Benigni

Rifugio Benigni

Raggiunta la località denominata Scioc, a quota 1508 mt. s.l.m., ubicata lungo la strada che da Cusio conduce ai Piani dell’Avaro, in Alta Valle Brembana, è possibile parcheggiare l’autovettura in prossimità di un’ampio tornante e quindi imboccare il sentiero 108 CAI che, in circa 2 ore, conduce sino al Rifugio Benigni.

Descrizione del percorso

Lasciata la carreggiata, il sentiero, in questo tratto quasi sempre pianeggiante, si inoltra in un rado bosco fino alla Casera Velletto dove poi prosegue, attraverso qualche tornante che innalza la quota, sino alla Fonte San Carlo a 1775 mt. s.l.m.

Il sentiero, sinora, non è stato particolarmente impegnativo e faticoso e su quasi tutto il percorso vi sono sorgenti che lo attraversano ove è possibile rifornirsi d’acqua.

Oltrepassata la Fonte San Carlo, il sentiero diviene più ripido. A sinistra è visibile la variante dei Vitelli, segnaletica nr. 108/A CAI, che con un percorso alternativo conduce ancora al Rifugio Benigni. Lungo tutto il sentiero sono facilmente avvistabili marmotte e stambecchi.

Si continua salendo sul fianco destro della vallata sino a raggiungere un ulteriore bivio che a destra conduce al Passo Salmurano ed all’omonimo rifugio. Proseguiamo invece a sinistra sino a raggiungere l’imbocco del caratteristico canale roccioso e detritico che consente l’accesso al Rifugio Benigni.

Con estrema attenzione si risale il canale roccioso, attraversato da un torrente d’acqua e, almeno in questo periodo, ancora parzialmente coperto dalla neve, fino a sbucare nella conca soprastante. Si continua a salire verso nord fino al Rifugio Benigni (mt. 2222 s.l.m.) ormai a vista.

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
 

Data dell’escursione 3 Giugno 2008
Località di partenza Cusio, curva degli Sciocc
Sentieri utilizzati 108 CAI
Tempi di percorrenza 3 ore circa
Altitudine massima 2222 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà E (Escursionisti esperti)
Acqua sul percorso Si
Note

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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